Il viaggio di oltre 2.000 km in Danimarca è stato ricco di sorprese ed emozioni, in particolar modo qui a Grenen, il punto più a nord di tutta la Danimarca, nello Jutland.
Percepisci che il vento comincia a farsi più forte e le onde più veloci quando arrivi a Skagen. Il suo faro ti incanta e la lunga spiaggia di sabbia ti invita a proseguire il cammino, assaporando passo dopo passo l’avvicinarsi della meta, dopo tanta strada percorsa per raggiungerla…
Le nuvole corrono e sembra che giochino, si divertono a farti i dispetti cambiando continuamente i colori del paesaggio tra ombra e luce, tra sereno e coperto.
La lunga passeggiata è stata molto introspettiva. Mi sentivo grata e piacevolmente sola, solo io e Grenen, ed ogni passo nella sabbia bianca, per la maggior parte non calpestata, mi faceva sentire più “mio” quel posto, perché in quel momento nessun altro aveva già messo il piede lì dove lo stavo posando io.
Mi sentivo tipo “la prima donna sulla Luna”. 😆
Quando il bianco comincia a prendere il sopravvento sul verde, vuol dire che sei vicino al traguardo… E non vedi l’ora, complice il vento gelido sul viso. 😛
Ed eccola lì la punta dello Jutland, la fine del paese danese, la piccola lingua di sabbia che termina donando ai tuoi occhi e alle tue orecchie un favoloso spettacolo offerto dalla natura: due mari che si scontrano all’infinito senza mai mescolarsi…
Mentre ammiravo quella meraviglia ho lasciato che le onde si impadronissero della mia mente, svuotandola, ammirando il continuo scontro tra i mari Skagerrak e Kattegat, uno con corrente turbolenta e l’altro con acque calme, che si toccano senza mai mischiarsi a causa della diversa densità.
Diversi, ma uniti per sempre…
Quanto tempo ferma lì, “imbambolata”, con lo sguardo fisso su quelle onde, su quella striscia di sabbia. Mi sembrava una lotta tra correnti d’acqua, in cui né uno né l’altro avrebbe vinto o perso…
E’ una tappa da non perdere se state programmando il vostro viaggio in Danimarca e spero tanto che mi scriverete un commento, in modo da poter leggere la vostra esperienza e sapere se sarà grazie a questo mio post che giungerete fin lì. 🙂
Vi consiglierei di andarci nel tardo pomeriggio, quando i colori si preparano man mano al tramonto, quasi come per avvertire un’atmosfera ancor più intima con quel posto, ma vi giuro che il freddo si fa sentire parecchio, soprattutto a causa del forte vento!
Dedicherò altri articoli a questo paese che mi ha affascinato molto per vari motivi, tra i quali la semplicità, l’ordine, il relax e i paesaggi meravigliosi.
Quindi… rimanete sintonizzati su “Il mondo di Futura”! 😛
Buona lettura e buon viaggio.
Futura
Ah, dimenticavo! Ovviamente scordatevi di poter fare il bagno in mare… è pericolo di morte! 😆
Ciao a tutti! 🙂
complimenti bel viaggio. lo sto studiando anche io per fare un viaggio fotografico.
Per curiosità quante tappe hai fatto?
Ciao Riccardo, grazie mille! Guarda, diciamo che più o meno ogni due giorni mi trovavo in un posto diverso, spesso vi trascorrevo una notte soltanto. Ho soggiornato nelle Kro ed è stata un’esperienza locale a 360°! Ho trovato davvero molta facilità con gli spostamenti (Copenaghen a parte che in auto era un po’ un disastro), anche per quanto riguarda i battelli per spostarsi nelle varie isole. Ti auguro buona scoperta e scatti meravigliosi! 🙂
Io odio il freddo! Però.. che spettacolo! Sarei rimasta anche io ore ferma là davanti.. ne sono sicura. Amo il mare 🙂
Idem! 😀 Ma in quell’istante ti scordi pure del freddo… È davvero speciale quell’evento. 😉