Se accoglierete il mio consiglio di visitare Monte Erice da prima del tramonto in poi, credetemi che ne rimarrete davvero incantati.
Come me.
E’ un borgo medioevale situato sul monte a 750m sul livello del mare, e il modo migliore per raggiungerlo è tramite la funivia che si trova poco prima del centro storico di Trapani.
Si può anche andare in auto, ma non lo consiglio visto che le strade sono tutte di tornanti ed inoltre non sono illuminate, perciò in tal caso dovreste andar via prima che faccia buio, e secondo me vi perdereste il meglio.
La vista dalla funivia poi è qualcosa di impagabile.
E’ risaputo che Erice sia tra i borghi più belli d’Italia, ma non immaginavo che ci si potesse sentire come dentro ad una fiaba, in cui mancano solo i folletti a completare il racconto.
Sono salita con la funivia intorno alle ore 19.00, dopo tre quarti d’ora di fila in biglietteria ma giusto in tempo per uno spettacolo meraviglioso: i colori tenui del tramonto che colorano tutta Trapani ed il mare, che si specchiano sulle saline, e che risaltano le silhouette delle tre piccole Isole Egadi.
That’s Amore.
E in questo scatto c’è solo una piccola parte di tutto il bellissimo promontorio circostante, un panorama unico al mondo.
Decido di non proseguire subito verso il Castello poco più avanti, ma di salire una scalinata per scoprire dove mi avrebbe portato. Così, a caso.
Se c’è una cosa che più di tutto adoro fare quando visito un posto è di sicuro vagare tra le zone più nascoste, meno visitate dai turisti, per godermele appieno, per sentire la vera anima d’origine di quel posto.
E in qualche modo questo mi fa sentire più “speciale”, distante dalla massa, mi fa respirare a pieni polmoni e camminare su qualunque piastrella io voglia, come se venisse calpestata solo da me – e soprattutto senza la seccatura di attendere sfilate di passanti per scattare una foto come questa -.
E’ questo il consiglio più grande che voglio darvi per visitare Erice. Sì, bellissime le piazze, le vie dei negozietti e dei ristoranti, ma se come me volete captare l’essenza di quel paesino, girovagate anche oltre.
Ho contemplato graziosi cortili di case autentiche, con stendi-panni, antichi lavatoi in pietra, tante piantine, e soprattutto il silenzio. Che pace.
Giungo poi ai giardini del Balio, senza saperlo, e mi godo la vista da lì, con quel poco di luce che sta per svanire.
Uscendo dai giardini, ho ammirato il Castello di Venere, con le luci gialle appena accese che le donano ancor di più un aspetto fiabesco.
Andando poi verso la facciata d’ingresso del Castello, avrete a che fare con un altro punto panoramico mozzafiato offerto dall’incantevole Erice.
Eccolo:
Il Monte Cofano che spicca su tutto, il blu intenso di cielo e mare che quasi non li distingui più, le luci delle case e delle strade che poco a poco punteggiano tutto. E’ come assistere alla creazione di un dipinto che vi lascerà senza parole.
Come ora, che di parole non ne ho più per descrivere ulteriormente la bellezza di questo piccolo borgo.
Ora tocca a voi camminare per quelle viuzze, ammirare quei capolavori dall’alto, e ovviamente fare la fila (con tanto di numerino da staccare all’ingresso) per gustarvi i buonissimi “Genovesi di Erice” all’Antica Pasticceria del Convento.

I “Genovesi di Erice” sono quelli nel ripiano centrale
Il mio preferito era quello al cioccolato… Ma che ve lo dico a fare! 😆
Vi auguro una buona visita di Erice e se con questo articolo vi ho portato un po’ là, in quella sorta di fiaba reale, lasciatemi un “mi piace” o scrivetemi un commento qui sotto.
Baci a tutti,
Futura
Rimango sempre incantata dall’anima autentica e così piena di bellezza di questi paesini!
Ciao Fabiana, sono pienamente in sintonia con ciò che hai scritto… Grazie mille per il commento, baci!