Il titolo rende già l’idea di quanto io mi sia innamorata di Giovinazzo?
Decido di no e vi racconto cosa mi ha conquistato di questo grazioso borgo marinaro in provincia di Bari. Sono sicura che succederà anche a voi.
Questo non sarà il classico articolo della serie “Cosa vedere a Giovinazzo”, ma lo scriverò di getto. Scorro la galleria delle innumerevoli foto – vorrei poterle inserire tutte – e ricordo così le emozioni di quei giorni trascorsi lì.
Da dove comincio? Inizio con la prima cosa che ho visto dopo aver lasciato il trolley nel monolocale, che si trovava proprio accanto alla Cattedrale dell’Assunta.
Noto la targa che indica “Passerella sul mare“. Ci vado e rimango rapita da quella visione.

Una piccola passerella in legno che ti apre la vista sul mare, con i due moli uno di fronte all’altro, come fosse un abbraccio di benvenuto.
Proseguendo si continua la passeggiata per il lungomare fortificato dalle Mura Traiane. Qui la gente si sofferma sulle numerose panchine in muratura, di giorno per prendere il sole e di sera per chiacchierare con parenti e amici, magari gustandosi una pizza nel cartone sui muretti (a quanto pare è una cosa che si usa fare da quelle parti).
La zona del porticciolo ti strega, tra il colore verde delle persiane, quello variopinto delle piccole barche, il grigio chiaro delle mura e il blu del mare.
Arrivando sul molo si vede anche la Cattedrale e sono stata lì sulle rocce per ore. Da una parte il porticciolo e dall’altra la maestosità del mare e delle onde che si infrangono.
Cosa si può volere di più?!


Nell’ora dell’aperitivo – e, perché no, anche a qualsiasi ora del giorno e della sera – non si può fare a meno di “Canaruto“.
Questo bar si trova nella piccola torre nel porticciolo e potrete deliziare il palato con lo squisito aperitivo a degustazione (a scelta tra freddo, caldo o mix) con una bellissima vista. Si tratta del “pezzo forte” di questo posto, accompagnato da panzerotti, olive e patatine.


Il centro storico poi, che ve lo dico a fare, è tutto da scoprire.
Nonostante sia piccolo, tra panni stesi che dondolano, piazzette e locali semi-nascosti non so quante volte ho percorso quelle vie e quante volte ne ho trovate di nuove.
Una delle ultime sere ho scoperto una strettissima viuzza dove a stento si passa da una parte all’altra.


E poi nell’ora del tramonto tutti intenti a raggiungere i moli o la balconata nella parte alta del porticciolo per godersi lo spettacolo del tramonto prima di andare a cena.
E lo show continua con le nuove luci che cambiano il borgo.


La sera poi è stupendo passeggiare per i lungomari di Giovinazzo, che si riempiono di gente. Sempre con la compagnia del mare, che lascia spazio a pensieri o al pensare proprio a nulla.
Ci fu chi mi disse: <E che ci vai a fare là? È piccola.> e quasi temevo di aver sbagliato a prenotare 5 notti. Mi sono comunque spostata in quei giorni, visitando Trani e Matera, ma non me ne pento affatto. Anzi, mi è spiaciuto andare via.
Io non credo che la bellezza di un posto possa essere valutata dalla grandezza, o dalla presenza maggiore di locali per bere (che comunque non mancano).
A me ha dato tantissimo.
Mi sono goduta tutto il suo fascino che spero non verrà a meno per il fatto che stiano spingendo a renderla “la seconda Polignano”, come dicono le persone del posto.
Mi manca la colazione al mattino nella piazza con la fontana con i primi movimenti della giornata. Mi manca incrociare gli anziani del posto già intenti a discutere tra loro all’uscio delle case. Mi manca avere lo sguardo perso sulle onde mentre me ne stavo beata sulle rocce facendomi baciare dal sole e rinfrescare dal vento.
Il mio consiglio quindi è: non sottovalutatela, non trattatela come un posto in cui “spuntare” le cose da vedere, ma vivetela con più calma e tranquillità.
Vi rigenera.
Futura
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Per questa vacanza in Puglia ho speso pochissimo!
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Fino a pochi anni fa Giovinazzo era un paese pressoché sconosciuto. Ora per fortuna, poco alla volta, sta prendendo piede un turismo ancora di nicchia ma sempre più presente. Ben vengano questi post che promuovono paesi come questo è tanti altri altrettanto belli della Puglia. Aggiungo solo, per chi visita il paese, un salto alla chiesa di San Domenico che conserva una preziosa tela di Lorenzo Lotto, maestro del Rinascimento.
Grazie mille Simone! 🙂 Baci.