Lo dico, anzi lo scrivo, sinceramente:
sono una di quelle persone che dopo i primi giorni all’estero senza la propria “cucina” non ce la fa più, e vaga quindi alla ricerca di ristoranti che possano soddisfare il proprio palato, nel mio caso quello italiano ovviamente.
Purtroppo non vado così d’accordo con “carne e pesce”, anche se di recente sto facendo passi da gigante, quindi anche in Portogallo dove in tutti i menu esistevano solo piatti a base di carne e pesce, mi misi alla ricerca di posti che cucinassero anche la pasta! 😎
Io non so davvero come facciano in tanti luoghi del mondo a non mangiare mai, o quasi, la mitica PASTA 😯
Sì lo so, è tutta questione di abitudine… Dipende da dove nasci, da come è abituato il tuo palato e la tua “pancia”. Ma per me rimane comunque assurdo e ingiusto. 😛
In Danimarca mentre ero in auto notai per le strade moltissime insegne di ristoranti italiani e dentro di me pensai “Evviva!“. Purtroppo più tardi capii che non era proprio come speravo, che non sempre si capita in ristoranti DAVVERO italiani o che perlomeno sappiano cucinare qualcosa che sia italiano…
Questo menù mi affascinò, mi fece sorridere, e quindi ho voluto farlo rientrare nella mia raccolta #ScattoRacconto. Era appeso all’ingresso di un ristorante in Danimarca.
Cioè… se vuoi conquistare il pubblico per il fatto che cucini specialità italiane, allora perlomeno scrivi corretto il menù. 😆
Già quelle scritte mi fecero capire che era meglio “non varcare quella porta”. 😛 Ebbi già a che fare con altre “specialità italiane”, del tipo che quando ordinai degli spaghetti mi ritrovai un mega piatto stile crostata con un mappazzone che non riesco a descrivere. Sta di fatto che erano tutto tranne che dei normalissimi spaghetti! 😀
Ma il migliore di tutti è stato questo: un locale con la scritta “Pizzeria italiana”, con una insegna laterale che portava lo stemma di una gelateria e al suo interno a lavorarci solo un uomo, un egiziano!!! 😆 Lì persi le parole davvero e pensai “Povera Italia!“.
Ve lo giuro, non era una pizzeria che faceva anche i gelati, ma aveva messo davvero quella insegna dei gelati giusto perché era scritta in italiano, senza sapere in realtà quale fosse il significato delle parole scritte!
Io intanto continuavo a sperarci. Ormai la missione di Futura era “devo trovare un ristorante italiano che non sia un fake!”. 😆
Ebbene sì, carissimi signore e signori, dopo tanta strada e vari episodi sconfortanti lo trovai! 😎 Dovetti arrivare fino a Skagen, ma finalmente quel giorno mangiai dei buonissimi ravioli con panna al vero verissimo “Ristorante Pizzeria Italia” con un vero verissimo cuoco italiano! 😀 Festa per il palato, gioia a volontà!
E voi? Avete qualche strano episodio con ristoranti fake da raccontare? Scrivetelo nel campo dei commenti! 😉
Ciao e buona pasta a tutti!
Futura
Poche volte all’estero ho scelto di mangiare in ristoranti italiani proprio perché non é che in fondo lo siano veramente. Motivo per cui, quando sono una settimana fuori cerco di alloggiare in strutture che abbiano la cucina! Mi faccio la spesa e cucino qualcosa al volo 🙂
Ciao Elisa! Ottimo rimedio cucinare da sé! Si risparmia pure qualcosa sicuramente 😉 Grazie del commento!